Presentazione

Camerino città ducale rivive ogni anno i fasti del passato in occasione della rievocazione storica della Corsa alla Spada e Palio, legata ai festeggiamenti in onore del patrono San Venanzio (18 maggio). 

Proposta per la prima volta nel 1982, da quell’anno ininterrottamente la città, per 15 giorni nel cuore del mese di maggio, inizia un viaggio a ritroso nel tempo, fino al periodo d’oro della signoria Da Varano. La festa religiosa segna anche il ‘risveglio’ della corte con le sue “dame, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese”.

E’ un susseguirsi di riti, cerimonie, dall’offerta dei ceri all’accensione del grande falò propiziatorio, dalla corsa alla spada al palio degli arcieri, dagli spettacoli di musica antica all’apertura delle tipiche osterie (gastronomia su antiche ricette) negli angoli più suggestivi del centro storico.

Le gare sono strettamente legate all’antica divisione della città e del territorio in Terzieri: di Mezzo, Muralto e Sossanta. 

La sera del 17 maggio si procede alla pesatura dei ceri quindi lo sfarzoso corteo, al lume delle torce, con vessilli, chiarine e tamburi, passa per le vie del centro fino alla basilica di San Venanzio, dove ha luogo la cerimonia dell’offerta dei ceri e nella piazza antistante l’accensione del grande falò propiziatorio. 

Nel pomeriggio della domenica successiva alla festa del Patrono ritorna il corteo storico con la corte varanesca e oltre 500 figuranti tra dame, cavalieri, armigeri, arcieri, musici e sbandieratori. Parte la staffetta rosa delle ragazze per il Palio di santa Camilla. Finalmente giunge il tanto atteso momento della Corsa alla Spada che vede protagonisti trenta corridori, dieci per ciascun Terziero, i quali si contendono allo spasimo la vittoria percorrendo circa 1.300 metri.  

L’atleta che arriva per primo al traguardo e sfila la spada dal ceppo è il vincitore assoluto e ha in premio la spada; al Terziero vincitore per tempo di arrivo dei suoi corridori spetta il Palio che custodirà fino all’anno successivo.